Stralcio immobiliare

stralcio immobiliare

In cosa consiste lo stralcio immobiliare. Il significato della parola “stralciare un immobile” è l’azione di lavorazione sulla procedura di esecuzione immobiliare. Si deve stabilire tra due soggetti un accordo, il debitore ed il creditore, per porre fine al debito con il saldo dello stesso. Al fine di estinguere la procedura esecutiva per evitare che un immobile possa essere venduto prima all’asta.

Esempio di stralcio immobiliare.

Viene reso pubblico un avviso d’asta per un immobile e viene fissata la data per il 15 Maggio. Nella descrizione della perizia viene evidenziato il creditore che ha iniziato ed attivato la procedura; la banca o ente Y, il quale vanta come credito 80.000 euro. Il valore reale dell’immobile, sempre secondo la descrizione del perito è di circa 120.000 euro.

In che modo si usano gli stralci immobiliari

Primo step, per iniziare la procedura di saldo e stralcio del credito, bisogna convincere il debitore a firmare una delega per poter iniziare i lavori a suo nome. Senza il suo consenso non si può assolutamente procedere.

Secondo step, chiedere alla banca creditrice i conteggi e fare una proposta, che ovviamente sarà inferiore al conteggio avuto nella perizia, almeno del 45% del valore reale di mercato dell’immobile.

Mai offrire importi più alti.

Lo stralcio immobiliare è una procedura tecnico legale di non facile esecuzione e quindi anche le spese da sostenere sono molto diverse da una semplice operazione di rinegoziazione del credito.

Perché la banca o il creditore accetta un importo inferiore del credito?

Sicuramente perché conosce i tempi di riscossione del credito e può attendere 6 anni per avere forse il 90% del suo credito, quindi avere subito circa il 50% o 59% è una soluzione allettante. Una volta accettata la proposta, la banca creditrice ritira la vendita dell’immobile all’asta e libera il bene da qualsiasi vincolo.

Vantaggi dello Stralcio Immobiliare.

Al debitore, che riesce finalmente ad eliminare il suo debito. L’eliminazione dalla lista cattivi pagatori (CRIF). Se invece l’immobile viene messo all’asta è probabile che avrà ancora una parte di debito da saldare e quindi non risolve il problema andando verso una sicura crisi finanziaria non potendo più aver accesso al credito.

Al creditore, perché ha modo di rientrare, quasi del tutto, del suo credito immediatamente, invece di aspettare tempi lunghisi ed ovviamente anche i rischi collegati alla procedura di ipoteca.

All’investitore lo stralcio immobiliare offre un grande vantaggio, quello di comprare un immobile a un costo nettamente fuori mercato, fino al 40 o 50 percento di sconto.

La cosa peggiore del saldo e stralcio?

Nessuna. Ma lo stralcio richiede competenze tecniche e legali notevoli quindi devi sempre confrontarti con professionisti di pignoramenti e saldo debito. Le competenze si hanno solo dopo anni di duro lavoro e casi studio di successo.

Elenchiamo alcune fasi del saldo e stralcio immobiliare.

Entrare in possesso della delega dell’esecutato (debitore).

Bisogna parlare con lui facendo chiarezza su tutti i rischi e problemi che può avere nella sua situazione. Solo facendo luce su argomenti a lui ancora oscuri potrà realmente capire l’importanza del lavoro fatto da veri professionisti.

Analisi attenta delle perizie.

Leggere ed analizzare in modo maniacale la perizia per vedere quale strada intraprendere.

Contattare la Banca creditrice.

Essendo in possesso della delega dell’esecutato si può e si deve operare in nome e conto del debitore. Il contatto serve anche per trovare insieme da subito un accordo economico, con il convincimento al ritiro della richiesta di procedura di vendita forzosa.

Istanza al tribunale.

Istanza per rinunciare al credito. Questa operazione è fondamentale e ovviamente va gestita da professionisti del settore, che hanno dimestichezza con le pratiche in tribunale.

Chiusura.

La chiusura della procedura. Questa fase coinvolge il giudice che si adopererà per procedere alla chiusura del procedimento e dichiarare ufficialmente il saldo debito.

Timbro.

Servono circa ventuno giorni dalla data chiusura del procedimento per poi essere applicato il timbro di mancata opposizione. Questo timbro chiude per sempre la procedura.

Atto di compravendita.

Atto finale. Quando si è arrivati all’atto di compravendita l’operazione è praticamente terminata

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